Durante tutti questi anni in cui mi sono fatto affascinare da questo mondo fantastico che è il mondo del vino, ho maturato una convinzione..."si può bere un grande vino senza dover spendere necessariamente una fortuna". Partendo da questa convinzione, ho iniziato a selezionare, da solo e con l'aiuto di persone amiche ed esperte, alcune piccole aziende, in buona parte sconosciute sui grandi mercati che nella loro diversità territoriale, avessero una cosa in comune: la qualità dei vini prodotti e la competitività nei prezzi proposti....un buon rapporto qualità/prezzo è quello che riesce davvero a farti "godere" in pieno un buon bicchiere di vino. A differenza di quanto succedeva nel passato, anche i "non addetti ai lavori" hanno oggi una buona conoscenza di questo mondo, basti pensare ai corsi di sommelier o di tecnica di degustazione che in pochi anni si sono moltiplicati ovunque per rispondere ad una richiesta sempre maggiore dei consumatori finali...anche internet, naturalmente, ha fatto la sua parte...da tutto il mondo adesso è possibile cercare e ottenere qualsiasi tipo di informazione sui vini, sui vitigni e sulle Aziende...grazie a questi strumenti che ne permettono l'appagamento (almeno parziale), è aumentata la curiosità intorno al vino...e non solo al contenuto della bottiglia ma anche a come nella bottiglia c'è arrivato...è per questo che chi compra una bottiglia di vino non necessariamente compra soltanto il grande nome, anzi, proprio per dare seguito a questa "sete" di conoscenza, molti si spingono nella ricerca di vini nuovi, vini di marchi sconosciuti, vini prodotti da piccole aziende...perchè è proprio in una piccola azienda che il legame prodotto-produttore è più forte, è in una piccola azienda che il winemaker riesce a trasferire la propria personalità, il proprio carattere nel prodotto stesso....il piccolo produttore cura il proprio vino come cura un figlio e difficilmente si lascia influenzare dalle tendenze di mercato. La mia ricerca è partita naturalmente dalla Toscana, che è la mia terra, dove ho potuto scoprire aziende che coltivano ancora (o hanno ricominciato a coltivare) "i vitigni di una volta"...rigorosamente autoctoni...ne sono un esempio il mammolo e il ciliegiolo per non parlare dei più comuni colorino e prugnolo...ma quello che ho apprezzato con grande soddisfazione è stata la tradizione che queste piccole aziende hanno mantenuto nella produzione dei loro vini, il mantenimento della tipicità dei vini, la produzione seguendo la "ricetta originale"....nell'era della globalizzazione, credo che quello che alla fine farà la differenza sarà proprio la tipicità dei prodotti, la riscoperta della tradizione, del territorio e dei vitigni autoctoni. E' vero che un merlot coltivato nel Veneto ha sfumature diverse da quello coltivato in Toscana o in Puglia, ma...trovarsi in tavola un ciliegiolo toscano, una barbera piemontese o un grillo siciliano....credo che riescano a trasmetterti tutta la tradizione e la tipicità del loro territorio. Ovviamente il mio lavoro non può fermarsi a questo e...uscendo per un attimo da questo piccolo sogno che rimane comunque la "linea guida" del mio lavoro e che mattone dopo mattone vede la costruzione di una rete commerciale su mercati sempre più interessati a vini con un ottimo rapporto qualità/prezzo, sono in grado di soddisfare anche tutti gli operatori che hanno bisogno di quantità importanti a prezzi più contenuti....rinunciando magari, non sarebbe possibile fare altrimenti, a un pò di qualità. Questo è naturalmente possibile proponendo Aziende diverse, con strutture diverse e abituate ai grandi numeri ma non necessariamente, non sarebbe la mia filosofia, produttrici di scarsa qualità...anche un vino economico, distribuito in grandi quantità deve avere la sua dignità e il suo standard qualitativo almeno buono.
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Andrea Biagini - Broker & Wine Consultant
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